RECENSIONE: "TENOCH, MALEDETTO DAGLI DEI" DI ANDREA BERNESCHI

RECENSIONE

Andrea Berneschi, Tenoch, maledetto dagli dei: Tenoch, l'azteco, Heroic Fantasy Italia Delos Digital

Cover di Gino Carosini. Illustrazioni interne di Alex Reale.

A cura di Alessandro Iascy e Giorgio Smojver

Recensione a cura di Caterina Franciosi



L'AUTORE

Andrea Berneschi è nato ad Arezzo nel 1977. Fa parte della redazione della webzine Filmhorror.com; è membro della Horror Writers Association. Ha pubblicato con NeXt, Dunwich Edizioni, I Sognatori, Letteraturahorror.it, Esescifi, Vincent Books editore, Letterelettriche, Watson Edizioni.

LA TRAMA

Gli Dei di Tenochtitlan sono mostri assetati di sangue. Ma per bere il mio, dovrebbero vincermi in astuzia!

Primo volume della trilogia di Tenoch l'Azteco.

Tenoch è un giovane intelligente e pieno di risorse che vive al tempo dell'imperatore Moctezuma I, molti anni prima che gli aztechi incontrino i primi conquistadores spagnoli. Più che per la guerra e i sacrifici umani ha una passione per il commercio, attività che gli permette di viaggiare e visitare l'impero Mexica in tutta la sua ampiezza. Scopre così una terribile verità. Alcuni sacerdoti intrattengono rapporti con creature soprannaturali: sono le Erbe della Morte, una specie che prospera invadendo un mondo dopo l'altro solo per farlo imputridire e cibarsene. Ma non è questo il solo esercito intenzionato a conquistare il nostro piano di esistenza. Anche Camazotz, il Re Pipistrello, sta dirigendo contro di noi le sue mostruose creature.

LA RECENSIONE

Il tramonto tingeva di rosso e viola la distesa d\'acqua di Xochimilco, estremità meridionale del Grande Lago dei Mexica. Il vasto specchio di fuoco liquido era intervallato dalle sagome scure dei chinampa, gli isolotti artificiali che i contadini avevano costruito nel corso dei decenni accumulando fango e residui vegetali. Il vento faceva frusciare le foglie dei salici e delle alte piante di mais che affondavano le radici negli spazi rettangolari. entro un mese tutte le pannocchie sarebbero state pronte per il raccolto; era la fine dell'estate.

Tra un isolotto e l'altro, su una canoa di legno dal fondo piatto, silenziosa sagoma scura su fondo rosso, il ragazzo procedeva. Si chiamava Tenoch. Aveva i capelli neri molto corti; fino a pochi mesi prima li portava del tutto rasati, come quelli degli yaoquizque, i novizi che non hanno ancora catturato un prigioniero in battaglia.

Tenoch, maledetto dagli dei è il primo volume della saga creata dall'autore Andrea Berneschi ed è diviso in due parti. Nella prima, Tenoch l'astuto, l'autore ci presenta Tenoch, il protagonista, abitante della città di Tenochtitlan e appartenente alla classe dei pochteca, mercanti ma anche spie ed esploratori per conto dell'Imperatore Moctezuma. In questo primo episodio, Tenoch si ritrova prigioniero di un gruppo di sacerdoti legato al popolo dell'Erba Sbiadita, misteriose creature che razziano un mondo dopo l'altro lasciando solo morte e distruzione al loro passaggio. Tenoch è certo di essere ormai spacciato quando le creature apprendono del suo ruolo di mercante e decidono di risparmiargli la vita per poter trarre da lui ogni informazione o beneficio possibile prima di distruggere il mondo dei Mexica. Tenoch si ritrova così coinvolto in qualcosa di molto più grande di lui, in una faida divina di proporzioni colossali, che lo porterà a compiere scelte difficili e a pagare prezzi altissimi, forse troppo per un semplice pochteca come lui. Anche nella seconda parte del volume, Tenoch, il Guerriero Aquila, l'eroe di Andrea Berneschi dovrà sia destreggiarsi fra il popolo dell'Erba Sbiadita e le armate del Re Pipistrello Camazotz di cui Cipactli, il Dio Coccodrillo, si è fatto portavoce sia fronteggiare una terribile carestia che affligge la città di Tenochtitlan.

Tenoch, maledetto dagli dei ci apre le porte di uno scenario davvero originale, quello del Messico dell'Imperatore Moctezuma I. Illustrato dal disegnatore Alex Reale, il volume è il primo di una trilogia composta da Tenoch, il guerriero giaguaro e Cieli rosso sangue edita da Heroic Fantasy Italia. Come già preannunciato, il protagonista della saga è un eroe atipico del genere sword&sorcery: Tenoch non possiede la brama di sangue che contraddistingue i compagni mexica e non si lancia in battaglia solo per il gusto di uccidere, ma è riflessivo e preferisce fare affidamento sulla sua mente piuttosto che sulla forza fisica. Proprio queste sue peculiari caratteristiche lo rendono oggetto del desiderio delle oscure creature del popolo dell'Erba Sbiadita o Erba della Morte. Scaltro, affidabile e con vie precluse ai più grazie al suo ruolo di pochteca, Tenoch è la figura ideale per loro, desiderosi di prosciugare quanto più possibile dal nostro mondo prima di distruggerlo e passare ad un altro. Attraverso il suo guerriero, Andrea Berneschi ha così l'opportunità di parlarci di un passato magico e misterioso, di condurci in un viaggio nel cuore dell'impero azteco. Gli studi approfonditi da parte dell'autore (ma anche la sua passione per l'impero azteco) vengono messi in luce dall'accuratezza dei dettagli durante la narrazione, che scorre dalla prima all'ultima pagina grazie ad uno stile fluido, piacevole, ricco di particolari e mai banale. Sotto ai nostri occhi torna così in vita un'antica civiltà e le sue divinità assetate di sangue e sacrifici umani, come Huitzilopochtli, lo stregone colibrì, o Cipactli, il Dio Coccodrillo portavoce di Camazotz, Il Re Pipistrello.
Andrea Berneschi dipinge immagini vivide di un mondo lontano ma ancora affascinante e meta di turismo internazionale e fa così (ri)scoprire ai suoi lettori la città di Tenochtitlan, i suoi guerrieri mexica adornati di piume di quetzal e i suoi rituali legati alla magia del sangue in un altro indimenticabile volume targato Heroic Fantasy Italia.

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