RECENSIONE: "LA FORESTA DELLE ILLUSIONI" DI ALESSANDRA MARCONATO
RECENSIONE
L'AUTRICE
Laureata in Filosofia presso l’Università degli Studi di Padova, Alessandra si occupa di formazione e di coaching. E’ Amministratore di Settantotto srl - Coaching, Formazione, Narrazione e Direttore Responsabile della rivista professionale trimestrale 78PAGINE per il coaching, la formazione e la narrazione. La filosofia, il disegno e la scrittura sono passioni costanti della sua vita. E’ autrice di articoli dedicati al coaching e alla formazione. A febbraio 2017 ha pubblicato il libro "La foresta delle illusioni" e a settembre 2018 "L'uccellino giallo", editi da PersoneDiParola - Isola Editrice.
LA TRAMA
"Venne il tempo in cui Taras dovette iniziare ad addestrarsi per diventare Conduttore del Regno..."
Inizia così una novella allegorica, dal sapore medievale e con richiami alla Filosofia Zen.
"Taras congedò Maestro e si addentrò nella Foresta delle Illusioni... con lo sguardo di chi sa dove andare e lo stesso di chi vive nella piena incoscienza..."
Cosa succederà lungo il cammino? Incontri, avventure, silenzi, scelte.
Una "fiaba per adulti", in realtà un suggestivo percorso di crescita personale, in cui gli elementi magici si intrecciano alla ricerca di un'identità personale e alla maturazione di un "ruolo sociale".
Tra luoghi fantastici, animali totem e visioni rivelatrici, Taras ci guiderà attraverso la Foresta a conquistare il nostro Regno personale...
Con una narrazione evocativa e diretta, Alessandra Marconato ci indica un percorso suggestivo grazie al quale tornare "a casa" con una prospettiva diversa e più ampia di se stessi, del mondo, degli altri!
LA RECENSIONE
"C'era una volta, in un tempo e in un regno assai lontani, un Cavaliere: il suo nome era Taras.
Sua madre aveva scelto quel nome perché, nel periodo dell'attesa, ne aveva sentito già la grande tenacia e forza di combattere.
Fu così che Taras ebbe il suo nome, il cui significato è proprio "tenace".
Venne il tempo in cui Taras dovette iniziare ad addestrarsi per diventare Conduttore del Regno.
Come tutti i cavalieri, anche Taras ebbe un maestro saggio, severo e dedito alla disciplina.
Un uomo dalla lunga barba bianca, il cui nome non si conosceva. Tutti lo chiamavano Maestro e lui lo era stato per generazioni di cavalieri, dalla notte dei tempi.
A Maestro fu dato il compito di fornire a Taras l'istruzione e la preparazione necessarie per la conduzione del Regno."
In questa "favola per adulti" magistralmente illustrata dall'autrice stessa, Alessandra Marconato ci apre la porta della Foresta delle Illusioni, un luogo da cui "pochi erano ritornati uguali a prima", con tavole essenziali ed evocative che si inseriscono perfettamente nella trama del racconto.
La Foresta è qualcosa di magico e misterioso ed è popolata da animali e da strane creature, anche se a detta di tutti si tratta di un luogo disabitato.
Ma la Foresta è popolata anche da innumerevoli simboli e metafore.
Come spiegato nella postfazione, i personaggi di Taras, Maestro e Mago sono archetipi, cioè "modelli universali che si esprimono attraverso simboli di grande potenza energetica" (C. G. Jung) e che "sono costanti nel tempo e richiamano alla mente dell'essere umano caratteristiche stabili".
Come spiegato nella postfazione, i personaggi di Taras, Maestro e Mago sono archetipi, cioè "modelli universali che si esprimono attraverso simboli di grande potenza energetica" (C. G. Jung) e che "sono costanti nel tempo e richiamano alla mente dell'essere umano caratteristiche stabili".
Perciò perché non raccontare di un Cavaliere, destinato a diventare saggio Conduttore del Regno, del suo Castello e delle sue guide, Maestro e Mago?
Taras è ovviamente il leader, che deve ricercare dentro di sé e al di fuori di sé le qualità e le abilità necessarie a diventare un Conduttore degno di tale nome, ma ognuno di noi può riconoscersi in lui e percorrere il suo stesso cammino all'interno della Foresta. Per fare ciò occorre prima lasciare il suo Regno e il suo Castello, che rappresentano la nostra casa, le nostre abitudini, tutto ciò che conosciamo e all'interno dei quali ci sentiamo al sicuro. Ma, come scrive l'autrice, "Tutto muta. Pensare che le cose rimangano tali e quali per sempre è un'illusione".
Maestro, l'insegnante e la guida di Taras, ha educato al Cavaliere in merito a tutto ciò che sa, ma non lo segue all'interno della Foresta, in quanto è consapevole del fatto che le esperienze siano un percorso individuale e personale, che debbano essere vissute in prima persona. "Nessuno può imparare dall'esperienza di un altro," afferma l'autrice.
Taras parte così per il suo viaggio, ma non è completamente solo: al suo fianco compare Mago, forse una nuova guida, forse un nuovo amico.
Mago a volte cerca di tirare fuori il meglio da Taras, altre gli pone delle domande, altre ancora risulta tagliente e distaccato con lui, ma - soprattutto - "lascia a Taras il tempo per trovare da solo le sue risposte". Non si trova lì per fornire soluzioni facili e già preconfezionate, ma lascia campo libero al Cavaliere per portare a compimento il proprio viaggio, fisico e interiore.
Mago a volte cerca di tirare fuori il meglio da Taras, altre gli pone delle domande, altre ancora risulta tagliente e distaccato con lui, ma - soprattutto - "lascia a Taras il tempo per trovare da solo le sue risposte". Non si trova lì per fornire soluzioni facili e già preconfezionate, ma lascia campo libero al Cavaliere per portare a compimento il proprio viaggio, fisico e interiore.
Il viaggio di Taras all'interno della Foresta delle Illusioni è il viaggio che ognuno di noi compie durante la propria vita, con gli alti e bassi che ne conseguono. Incontreremo cose reali e cose immaginarie, entreremo in contatto con persone che vorranno ostacolarci e danneggiarci e persone che potranno aiutarci, dovremo combattere con i nostri demoni e le nostre paure e fare attenzione agli inganni che si pareranno davanti ai nostri occhi ed essere scaltri nel riconoscerli ed evitarli, senza mai perdere di vista la nostra meta. Potremo decidere se cambiare, se evolvere in meglio o in peggio, oppure se ostinarci e continuare a trincerarci dietro le nostre convinzioni.
Intorno a noi tutto scorre, tutto cambia, nulla rimane per sempre nelle stesse condizioni e di certo i nostri Castelli e i nostri Regni di partenza e di arrivo non saranno mai gli stessi; il nostro compito sta nel decidere come affrontare i cambiamenti e le avversità che la vita ci pone davanti e cosa fare di noi stessi, se abbatterci davanti ad essi o se avere coraggio e proseguire nel nostro cammino utilizzando gli strumenti che abbiamo a disposizione. Ma - soprattutto - di imparare qualcosa di nuovo, su noi stessi e sul mondo che ci circonda.
Intorno a noi tutto scorre, tutto cambia, nulla rimane per sempre nelle stesse condizioni e di certo i nostri Castelli e i nostri Regni di partenza e di arrivo non saranno mai gli stessi; il nostro compito sta nel decidere come affrontare i cambiamenti e le avversità che la vita ci pone davanti e cosa fare di noi stessi, se abbatterci davanti ad essi o se avere coraggio e proseguire nel nostro cammino utilizzando gli strumenti che abbiamo a disposizione. Ma - soprattutto - di imparare qualcosa di nuovo, su noi stessi e sul mondo che ci circonda.
“Nella vita, nulla può essere cambiato del passato: è quello che è stato, e solo tu potrai decidere cosa farne.”
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