RECENSIONE: "LA GUERRA DELLA ROSA NERA" DI MARCO OLIVIERI
RECENSIONE
Marco Olivieri, La Guerra della Rosa Nera, Myth Press
Recensione a cura di Michele Gonnella
L'AUTORE
Marco Olivieri nasce il 19 marzo 1982 a San Benedetto del Tronto. Sin da piccolo si tuffa negli universi fantastici attraverso i libri, i giochi di ruolo e i giochi da tavolo. Nel 2016 decide di unire le sue grandi passioni e pubblica in rete “Zombicide Adventure”, una serie di racconti ispirati al gioco da tavolo “Zombicide”. Nel gennaio del 2018 pubblica un racconto dal titolo “Fireteam Zero”, d’ispirazione all’omonimo gioco da tavolo e, sempre nel 2018, pubblica “RockStory”, ispirato al gioco da tavolo “Rockopolis”, presentato durante il Lucca Comics & Games del medesimo anno.
LA TRAMA
Torino, anno 1522. Nonostante il progresso tecnologico, artistico e scientifico, nella città imperversa la peste, i preti bruciano gli eretici nelle piazze pubbliche e popoli fantastici fanno di tutto pur di nascondersi agli occhi degli umani. In una situazione così determinatamente delicata, la piccola Irene osserva il volto di questa metropoli finora a lei sconosciuto. Mentre fuori la pioggia picchia forte sul tetto della reggia torinese, il burbero Custode nutre la curiosità della bambina, accompagnandola nelle vite di Nero, Rebecca, Jafar e Tessa, i quattro potenti e assurdi incantatori in fremente attesa fuori dai cancelli della magione dove la piccola si è da poco traferita. Un viaggio nel loro passato, presente e imminente futuro, che svelerà fatalmente perché il loro destino sia così indissolubilmente legato al suo. Cos’è la Loggia della Rosa Nera?
LA RECENSIONE
Il 1500 è superato da poco e il mondo, già di per sé, non sembra versare in condizioni particolarmente rosee: eresia, pestilenza e criminalità imperversano, ma là fuori c’è molto di più da temere. Questo è il mondo che intreccia per noi Marco Olivieri, un’ambientazione fantastica che si mantiene molto vicina al nostro rinascimento, riuscendo sia a trasmettere il feeling dell’epoca, sia a inserire componenti magiche ed esoteriche. Attraverso gli occhi dei protagonisti, Marco ci permette di viaggiare in questa versione del mondo, tra artefatti, luoghi esotici e razze che per secoli hanno vissuto nascoste tra le leggende tramandate dagli uomini. L’intreccio - che si mantiene elegante e scorrevole - non risente per nulla dei salti tra un personaggio e l’altro e, con scontri, ricerche e scorci di tempi e terre lontane, riesce a mantenere la lettura fluida e piacevole. Tra prestanti guerrieri intenti ad apprendere la magia, divinatori orientali e fauni, l’Olivieri ci descrive il mondo sotto un’ottica diversa mentre, intanto, prepara il campo a quello che sarà il culmine del fato dei suoi personaggi: La Loggia della Rosa Nera, di cui solo chi ne fa parte è a conoscenza, e la prova per divenire gran maestro difficilmente lascia dei sopravvissuti. Qual è la parte migliore? Tutto questo è ispirato a un gioco: “Black Rose Wars”, edito da Ludus Magnus Studio. Bisogna quindi riconoscere all’autore di esser riuscito a comporre un testo di narrativa molto più che piacevole senza scadere nella “letteratura da roleplay” spicciola che in genere ammorba questa categoria, solitamente infestata da libri “filler” dalla narrativa elementare che, per esaltare la parte ludica, scade in trame scontate e scene pataccose. Altro encomio, parliamo di un libro godibilissimo pur senza sapere che è tratto da un gioco e, in attesa del suo seguito, ne consigliamo la lettura, magari mettendo a frutto con una partita a Black Rose.
Se cercate una saga fantasty (no, non è un errore: fantasy + tasty) che trae spunto dal nostro “mill’e cinque”, tra eresia, paganesimo antico e magia, allora avete trovato quel che fa per voi, specie se vi piace seguire lo sviluppo e l’addestramento di personaggi diversi tra loro, destinati a incontrarsi sul campo di battaglia più feroce.
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