RECENSIONE: "ELRIC. LA SAGA" DI MICHAEL MOORCOCK

RECENSIONE
Michael Moorcock, Elric. La saga, Oscar Mondadori Draghi
A cura di Caterina Franciosi


L'AUTORE
MICHAEL MOORCOCK Nato a Londra nel 1939, è stato il direttore della rivista "New Worlds" e uno dei promotori della New Wave britannica. Tra i massimi autori inglesi di sf e fantasy (genere cui ha dato la celebre saga di Elric di Melniboné), Moorcock annovera tra le sue opere il ciclo di Jerry Cornelius (iniziato con Programma finale, 1969, da cui Robert Fuest ha tratto il film Alfa Omega il principio della fine) e del Campione eterno. A quest'ultima sequenza si possono ricondurre I.N.R.I. (Behold the Man che ne è l'iniziatore nel 1966: "Urania Collezione" n. 102) e i successivi Il veliero dei ghiacci (The Ice Schooner, su rivista nel 1966-67; ed. definitiva 1969) e Il corridoio nero (The Black Corridor, 1969).

LA TRAMA
Questa è una storia di emozioni mostruose e di ambizioni sfrenate. 
È una storia di sortilegi, di tradimenti e d’ideali onorevoli, di sofferenze e piaceri spaventosi, di amore amaro e di dolce odio. 
Questa è la storia di Elric di Melniboné.

LA RECENSIONE
"Elric. La saga": sei romanzi, un unico volume. Mondadori ha raccolto in un Drago dalla sgargiante copertina i titoli principali della saga dell'Imperatore albino: "Elric di Meniboné", "Veleggiando sui mari del fato", "L'arcano del lupo bianco", "La torre evanescente", "La maledizione della spada nera" e "Tempestosa". Le ultime pagine sono dedicate a "La vita segreta di Elric di Melniboné", articolo degli anni Sessanta di Michael Moorcock, una "cicalata d'epoca" a cura di Massimo Scorsone "in cui l'autore inglese già dimostrava di avere alcune idee piuttosto chiare (e soprattutto originali) in merito alla sua attività di 'fantasista' ". E - ultimo ma non ultimo - durante questo magico viaggio, i lettori potranno anche ammirare diverse tavole a colori alternate ad illustrazioni in bianco in nero che impreziosiscono l'intera raccolta. Ma terminiamo questa piccola parentesi "tecnica" e andiamo alla scoperta di "Elric. La saga".


Questa è la storia di Elric prima che venisse chiama Uccisore di Donne, prima dello sfacelo finale di Melniboné. È la storia della sua rivalità con il cugino Yyrkoon e del suo amore per la cugina Cymoril, prima che rivalità e amore facessero sì che Ymrryr, la Città Sognante, precipitasse tra le fiamme, profanata dai devastatori venuti dai Regni Giovani. Questa è la storia delle due Spade Nere, Tempestosa e Luttuosa, della loro scoperta e della parte che ebbero nel destino di Elric di Melniboné: un destino foriero di una sorte più grande, quella del mondo stesso. Questa è la storia di quando Elric era re, signore dei Draghi, delle flotte e di tutto il popolo di quella razza semiumana che aveva dominato il mondo per diecimila anni. 
È una storia tragica, la storia di Melniboné, l'Isola del Drago. È una storia di emozioni mostruose e di ambizioni sfrenate. È una storia di sortilegi, di tradimenti e d'ideali onorevoli, di sofferenze e piaceri spaventosi, di amore amaro e di dolce odio. Questa è la storia di Elric di Melniboné. Gran parte di questa storia lo stesso Elric l'avrebbe ricordata soltanto nei suoi incubi.
La Cronaca della Spada Nera

Inizia così il lungo viaggio della saga di Elric, un viaggio che ci condurrà fino ai confini del mondo, al di là della nostra più sfrenata immaginazione, in universi fantastici oltre la dimensione del sogno. 
Ma chi è questo nobile misterioso che ci osserva con sguardo truce dal suo Trono di Rubino? 
Di salute cagionevole, con lunghi capelli nivei e occhi cremisi, Elric si discosta notevolmente dalla nobile schiatta di sovrani da cui discende, la "razza semiumana" dei Melniboneani, esperti dei segreti delle arti magiche e negromantiche. Costretto dalla sua condizione di albino a fare uso di misteriose pozioni per poter anche solo reggersi in piedi, Elric non è di certo il sovrano che il suo popolo e la sua famiglia si aspettano. Suo cugino Yyrkoon non perde occasione per criticare la sua inadeguatezza pur di riuscire a detronizzarlo: Elric non mostra quella crudeltà e spietatezza che da sempre caratterizzano la razza melniboneana, ma preferisce dedicarsi a interminabili studi nelle sue stanze, alla ricerca di risposte sull'Universo che lo circonda. L'Imperatore albino ha sovvertito tradizioni millenarie e ciò è di cattivo auspicio per i melniboneani. Solo la dolce Cymoril, sorella di Yyrkoon e promessa sposa di Elric, gli è vicina e di conforto. 
Ma le paure del popolo e della corte si rivelano profetiche, tutto sta per cambiare: nuove minacce sopraggiungono dai Regni Giovani, da quei mondi sconosciuti che Elric vorrebbe esplorare e conoscere. Tuttavia, la sua sete di conoscenza sarà per lui rovinosa, come quella che condusse Victor Frankenstein alla distruzione. La sua ambizione porterà alla distruzione della propria casata, della Città Sognante di Ymrryr e alla perdita del suo unico, vero amore. Furioso, con il cuore a pezzi, Elric finirà per invocare uno tra più potenti Signori del Caos, Arioch, e vendergli la propria anima in cambio di una protezione inaffidabile e incostante. Elric verrà ulteriormente corrotto anche da Tempestosa, la spada nera senziente gemella di Luttuosa, una lama affamata di anime che, come l'Unico Anello di Tolkien, conferisce grandi poteri ma al contempo distrugge l'animo umano. 

Questo è dunque il tragico inizio di una pietra miliare del fantasy sword&sorcery: con Elric, Michael Moorcock dà vita ad un personaggio che sarà di ispirazione per molti altri autori, basti pensare a Geralt di Rivia, il witcher dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski. L'Imperatore albino è un personaggio complesso e affascinante: di indole oscura e meditabonda, dall'animo tormentato e dal fisico debilitato, Elric non è affatto l'eroe tipico dell'epic fantasy, non è forte e possente come il Conan di Robert E. Howard. Elric non riesce sempre a vincere le proprie battaglie e quando ciò accade è solo grazie a tremendi sacrifici. Nonostante le perdite, nonostante la maledizione che sembra pesare su di lui, Elric non si ferma: il suo bisogno di risposte ai grandi misteri dell'Universo lo porterà a compiere azioni terribili, che semineranno morte e distruzione attorno a lui. Ovunque vada, ogni volta che il suo cammino incrocia quello degli altri, Elric è condannato a spegnere le vite di coloro che gli si dimostrano amici. Anche Tempestosa lo tormenta, la spada nera guarisce i mali del suo corpo ma non quelli dello spirito. Più volte, Elric cercherà di spezzare questa maligna dipendenza, invano. Eppure, da lettori, non potremo fare a meno di immedesimarci e di comprendere - seppur non condividendole - le scelte del sovrano maledetto. Il suo viaggio diventa ben presto il nostro viaggio, la sua ricerca la nostra ricerca, e così anche la sua sete di vendetta e il suo desiderio di una pace lungamente agognata. Soprattutto nella parte finale, questo senso di struggimento che permea ogni riga del volume raggiunge l'apice della drammaticità e tocca le corde più profonde del nostro animo. L'Imperatore albino è perseguitato fino alla fine dal suo Destino e dal patto stretto con Arioch. 


Il mondo in cui Elric vive e si muove è un mondo singolare: Michael Moorcock crea un universo fatto di differenti livelli di esistenza sempre in movimento, in contatto fra loro e con caratteristiche proprie. Come già accennato, molti di questi mondi sfociano in atmosfere oniriche e surreali e spesso ci troviamo a domandarci dove finisca la realtà e inizi il sogno. Lo scenario che Moorcock dipinge è quello di un universo dominato non tanto da Bene e Male, quanto dall'eterna lotta tra Caos e Legge, sempre in bilico sulla punta dell'ago dell'Equilibrio Cosmico.   

Draghi, magie, Signori del Caos e Signori della Legge, spiriti elementali, mondi e creature fantastiche: "Elric. La saga" è tutto questo e molto altro. Michael Moorcock è maestro nel dar vita a personaggi e storie indimenticabili sullo sfondo di ambientazioni epiche e suggestive. Il suo stile, così deliziosamente retro, elegante e pacato, crea lunghe sequenze riflessive che si contrappongono a scene action di combattimenti all'ultimo sangue, a bordo di navi che vanno per terra e per mare o all'interno di torri evanescenti, in un intreccio mozzafiato che ci terrà con il naso incollato alle pagine notte e giorno. 
Siete pronti a varcare il confine e a lasciarvi catturare dalla magia di Elric, signore di Melniboné?


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