RECENSIONE: "AMERICAN GODS" DI NEIL GAIMAN

RECENSIONE
Neil Gaiman, Dave McKean, American Gods, Mondadori Oscar Draghi
A cura di Caterina Franciosi



L'AUTORE
Neil Gaiman ha ottenuto riconoscimenti dalla critica come scrittore di racconti, romanzi, fumetti e graphic novel, oltre che come sceneggiatore di drammi radiofonici e film. Tra i suoi prestigiosi lavori compaiono l'innovativa serie The Sandman (prima opera a fumetti a ottenere un premio letterario, il World Fantasy Award per il miglior racconto nel 1991) e i romanzi Buona Apocalisse a tutti! (1990, scritto a quattro mani con Terry Pratchett), Stardust (1999) e American Gods (2001, vincitore dell'Hugo Award e del Nebula Award per il miglior romanzo). Le sue opere rivolte ai giovani lettori includono Coraline (2002, Hugo Award e Nebula Award per il miglior romanzo breve; Bram Stoker Award per il miglior libro per ragazzi) e Il figlio del cimitero (2008, vincitore della Newbery Medal e della Carnegie Medal). Ritenuto uno dei creatori del fumetto moderno, Gaiman ha saputo con le sue opere superare i confini di genere raggiungendo un pubblico di tutte le età. Il suo libro più recente è Norse Mythology (2017).
(Da American Gods)

L'ILLUSTRATORE
Dave McKean ha pubblicato sessanta libri come illustratore, autore, fotografo e designer, tra i quali Cages (1991-1996, vincitore di due premi Harvey e dei premi Ignatz, La Pantera e Alph-Art), Pictures that Tick (2009, premio V&A per il libro illustrato dell'anno) e Black Dog: The Dreams of Paul Nash (2016, su commissione di 14-18 Now Foundation-Imperial War Museum-Licaf). Ha collaborato con Neil Gaiman (The Sandman, 1989-1997; Coraline, 2002), John Cale (What's Welsh for Zen, 1998; Sedition and Alchemy, 2003), David Almond (Il selvaggio, 2008), Richard Dawkins (La realtà è magica, 2011), Heston Blumenthal (come director of story al Fat Duck) e altri. Ha inoltre lavorato in teatro, gallerie d'arte e nell'industria musicale, e ha scritto e diretto tre lungometraggi, Mirror Mask (2005), The Gospel of Us (2012, vincitore di due premi Bafta Cymru) e Luna (2014, premio Raindance per la miglior fotografia, Bifa).
(Da American Gods)

LA TRAMA 
Appena uscito di prigione, Shadow fa conoscenza con un enigmatico Mister Wednesday che gli offre di lavorare per lui. Rimasto senza risorse né famiglia, Shadow accetta. Ma ci metterà un po’ a capire che dietro quell’individuo si cela Odino, la somma divinità del pantheon nordico. Una battaglia di proporzioni epiche sta per essere combattuta, uno scontro fra divinità per conquistare l’anima dell’America. Per questo Shadow è stato arruolato… 
L’edizione è illustrata dalle immaginifiche tavole di Dave McKean. 
(Da American Gods)



LA RECENSIONE
Tre anni di prigione sembrano aver cambiato la vita di Shadow per sempre, ma il suo cammino in realtà è appena iniziato.
Rilasciato con un giorno di anticipo per via della morte di sua moglie Laura, Shadow non sa cosa fare. Sale sull'aereo che lo riporterà a casa - ma esiste ancora una casa per lui? Ed è proprio su questo aereo che Shadow incontra il misterioso Mr Wednesday (che davvero non poteva scegliere un altro nome! Se siete curiosi, fatemi sapere e vi spiego perché), il quale gli offre la possibilità di un lavoro e di restituire un senso alla propria vita. Ma come Sam Fetisher gli aveva già anticipato mentre si trovavano ancora in prigione, una tempesta epocale si sta avvicinando e porta con sé aria di guerra. Una guerra fuori dal comune, in cui dèi vecchi e nuovi sono destinati a scontrarsi. Mr Wednesday sta cercando di arruolare quante più antiche divinità possibili per contrastare il nemico, molto più giovane ma allo stesso tempo molto più potente di loro.
American Gods è un viaggio on the road alla scoperta del lato oscuro dell'America, dell'umano e del divino, di passato e presente. 
"Se veniamo dimenticati, siamo finiti," afferma Mr Wednesday ed è proprio questo, a mio avviso, il fulcro del romanzo e il suo aspetto più affascinante.

Parallelamente allo svolgersi degli eventi, al termine di alcuni capitoli sono state inserite alcune parentesi storico-romanzate sull'arrivo di nuovi culti e popolazioni in America, come ad esempio le tribù dell'era delle glaciazioni con il loro dio mammut, o i Vichinghi con il loro pantheon nordico oppure ancora la deportazione degli schiavi africani nelle piantagioni dei latifondisti, le cui  credenze sono in parte confluite nel voodoo di New Orleans. Ognuno di questi culti ha inizialmente prosperato, per poi essere dimenticato e soppiantato da sempre nuove e diverse divinità, nel ciclo eterno di nascita, crescita e morte. È infatti l'uomo a rendere tali gli dèi, a dare importanza e potere a idoli immateriali. Non avendo più adoratori, le antiche figure del passato come lepricauni, coboldi, ifrit, Anubi, Thoth o la dea Kalì si sono dovuti nascondere e reinventare, adottando qualsiasi espediente per riuscire a sopravvivere. Qualcuno ha fatto ritorno alla propria terra. I meno fortunati non ce l'hanno fatta e sono scomparsi per sempre, sconfitti dal dio della tecnologia, dalla dea dei media e da quelli della televisione, nuove divinità a cui l'uomo moderno si è votato e che riconosce ora come il vero credo.
La battaglia che va prendendo forma sembra destinata a decidere le sorti del mondo divino e umano, a far prevalere una volta per tutte una parte sull'altra... ma è davvero così? O qualcosa di ancora più oscuro si cela tra le ombre dei due mondi?

Va da sé che tutte le persone, vive o morte, nominate nel libro sono frutto della mia immaginazione, oppure usate in mondo immaginario. Soltanto gli dèi sono reali.
N. Gaiman


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